Medici legali e assicurazioni alla ricerca di un linguaggio comune per gli indennizzi

TERAMO – Individuare perimetri comuni di lavoro con un unico obiettivo: la tutela delle persone danneggiate nell’interesse della collettività. E’ sulla base di questi presupposti che una delegazione di medici legali aderenti al Sismla (il Sindacato italiano specialisti in Medicina legale e delle assicurazioni) ha incontrato martedì scorso a Montecitorio una delegazione dell’Ania, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Promotore del confronto chiesto dal segretario nazionale del Sismla Raffaele Zinno, è stato il deputato di Scelta Civica Giulio Sottanelli, capogruppo in Commissione Finanze. Tra loro anche gli specialisti teramani Michele Farinacci e Maurizio Monina. L’incontro è servito ad illustrare agli interlocutori la necessità di rivalutare la figura dello specialista medico legale in rapporto alle nuove sfide da affrontare a cui sono chiamate anche le imprese assicuratrici. Un approfondimento reso attuale e urgente dalla nuova normativa in discussione al Senato sulla responsabilità sanitaria. Dal confronto è emersa l’esigenza di condividere azioni finalizzate ad alleggerire la mole dei contenziosi, ma anche di individuare criteri comuni per quantificare gli indennizzi. «Un esigenza – ha dichiarato l’onorevole Sottanelli – che fa il paio con la necessità di garantire tempi certi negli indennizzi, ma anche di stabilire criteri omogenei per i risarcimenti tra le diverse aree territoriali italiane». «Da queste premesse – si legge in una nota – è nata l’idea di un tavolo di lavoro tra tutte le parti chiamate a collaborare insieme. Tra i primi temi di una futura agenda c’è quello della formazione adeguata dei consulenti tecnici d’ufficio alla luce delle modifiche introdotte dal disegno di legge sulla responsabilità delle professioni sanitarie che cambiano la figura e il bagaglio di competenze necessarie alle attività dei periti e dei Ctu».